domenica 8 gennaio 2017

Step 25: Sintesi finale

Con la creazione di questo blog è stato fatto un viaggio attraverso il colore Bistro, sconosciuto a molti.
Per concludere è utile ripercorrere tutte le tappe di questo viaggio che ci han permesso di conoscere meglio e sotto molti punti di vista questo colore.
Inizialmente è stato fondamentale presentare una breve definizione del colore (step 1). Tra le traduzioni del suo nome in svariate lingue (step 2) quella inglese “bistre” è stata importante per la ricerca del brevetto (step 17) e per trovare un documento (step 11). Tuttavia solo con la traduzione inglese non saremmo riusciti ad identificarlo in altri campi: nella ricerca del colore in un fumetto (step 13) è stato necessario il suo nome secondario, ossia fuliggine, che in inglese si dice “soot”.
Come tutti i colori, è classificato attraverso diverse codifiche, che sono state presentate nello step 3.
Non è stato facile trovare esattamente questo colore in tutti i campi richiesti, ma tra asteroidi con questo nome (step 6) ed elementi chimici con tonalità molto prossime (step 14) siamo riusciti a fornire diversi collegamenti.
E’ un pigmento usato fin dai tempi degli egizi (step 4) e di conseguenza, utilizzando anche le materie prime con cui viene fatto, siamo riusciti a trovare collegamenti anche nei proverbi e nelle credenze popolari (step 8).
Potendo ricondurlo ad una sfumatura di marrone, è collegato alla natura e quindi, sono stati trovati totem, animali e non, relativi (step 23) utilizzati anche nella ricerca di un testimonial, un personaggio ( o una mascotte)  che potesse rappresentare il bistro (step 21).
Anche nel mondo dell’architettura (step 22) il collegamento con la natura è dominante.
Tuttavia il suo impiego principale è nelle arti, come dimostrano gli step 15 e 18.
Parlando di arte non possono essere esclusi la musica, dove, oltre a vari complessi stranieri, anche una cantante come Mina ha dedicato una canzone alla fuliggine (step 5) e il cinema, nel quale tutte le ambientazioni naturali e scure fanno uso di questo pigmento (step 7).
E’ un colore molto forte e dalle origini semplici, tutto ciò si rispecchia anche nel mondo del design (step 16) e della moda (step 20).
Tra i vari collegamenti sono stati ricercati anche degli emblemi che utilizzassero questo colore (step 10), uno dei quali relativo al mondo culinario, dove sono presenti diversi cibi che richiamano il bistro (step 12).
Nel corso di questo viaggio alla scoperta del bistro, allo step 9 abbiamo creato un abbecedario, cercando un collegamento con il colore per ogni lettera dell’alfabeto, mentre allo step 19 ne è stata fatta un’anatomia in prima persona, fino ad arrivare allo step 24, in cui, richiamando il suo spirito selvaggio per la forma, abbiamo generato una cloud, con i termini che meglio identificano il colore , anche per una ricerca in rete.

Lo scopo di questo viaggio?  Ritengo che la risposta a questa domanda possa essere soggettiva, ma una cosa è certa, ogni viaggio, reale o metaforico che sia, arricchisce il nostro bagaglio culturale e come detto da Roberto Benigni:

                              "La cultura è vita e la vita è bella"

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